Il nome singalese di padparadscha viene dato al corindone tinta mandarino e significa " colore del fiore di loto ".

 Aggregazione tondeggiante di carbonato di calcio, madreperla e conchiolina che si forma intorno ad un corpo estraneo penetrato occasionalmente in una conchiglia di una particolare specie di molluschi.
Esistono perle bianche, grigie, rosa, blu, verde, crema e nere.
Il plesso solare da cui le vibrazioni risintonizzano anche i primi due chakra, è il punto di attivazione preferenziale.
Si collega ai chakra secondo il colore; si attiva alla luce dei raggi lunari.
Teme l'eccessiva umidità, come pure l'usura: acidi, sudore, spray e cosmetici ne intaccano la naturale lucentezza fino a corroderla.
Andrebbe tenuta a bagno, a secondo dell'uso che se ne fa, in acqua demineralizzata e sale marino per circa un'ora, poi sciacquata e lasciata asciugare.
Le perle vanno indossate a contatto della pelle.

 Di colore bianco-beige con croce scura.

 Dai molteplici colori

 Conosciuta popolarmente col nome di " oro matto " la pirite viene trovata spesso associata all'oro vero.
Colore giallo ottone, spesso con patina colorata; lucentezza metallica; trasparenza opaca.
Si trova spesso in forma di ottaedri o emergente da grappoli di fluorite.
Cresce sovente in posti dove si trovano anche fluorite e calcite, posti vicino tra loro o addirittura concrescenti fianco a fianco o uno sull'altro.
Formano quella che è definita la trinità della mente.

 In senso stretto il termine quarzo indica quarzi macrocristallini e aggregati per non confonderli con i quarzi microcristallini che vengono catalogati a gruppi con termini specifici a secondo delle caratteristiche (es. i calcedoni: agata, legno fossile, corniola, diaspro, onice, ecc.).
A questo gruppo appartengono anche l'occhio di falco, di gatto e di tigre.
Un cristallo può essere singolo e presentarsi con una radice e una punta, oppure aggregato ad altri cristalli a formare un insieme di punte collegate da una sola matrice.
Nasce anche biterminato, ovvero con due punte e nessuna radice.
Vi sono tantissime varietà di quarzo di colore diverso: trasparente (cristallo di rocca o quarzo ialino), bianco (quarzo latteo), rosa, giallo (quarzo citrino), affumicato, rutilato, tormalinato (con inclusioni), viola (ametista).
Diventa particolarmente attraente nelle varietà che prendono il nome secondo le inclusioni che inglobano: quarzo capelli di Venere che racchiude al suo interno fibre dorate simili a ciocche di capelli; quarzo iris che presenta sottili fessure che creano un vivace gioco di colori; quarzo muscato che offre un simpatico effetto muscoso di color verde dovuto ad inclusioni di asbesto dendritico; quarzo capelli di Teti che ingloba fibre verdi simili ad alghe e quarzo oro che include oro puro a venature o in granuli.
QUARZO IALINO (TRASPARENTE o CRISTALLO DI ROCCA) Quando si parla di cristallo, ci si riferisce solitamente al quarzo ialino, incolore, trasparente, molto luminoso, il più comune e il più conosciuto, considerato la varietà più pura del quarzo.
E' collegato con i tre chakra superiori, in particolare col 7°.
Le sue energie vengono potenziate dai raggi del sole e della luna.
La maggior parte dei cristalli ha una base piatta che costituisce le loro "radici" nella Terra.
Sovente essi sono torbidi o lattiginosi al fondo e diventano più chiari man mano che procedono verso l'apice; ciò obbedisce ad un modello di crescita, in cui la nebulosità e l'opacità della coscienza si fanno più chiare quanto più ci accostiamo al nostro Sè infinito.

 Cristalli di carbonato di manganese; pietra massiva che si rinviene associata ad argento, rame e piombo.
In genere è opaca e traslucida.
Viene detta popolarmente " rosa degli Inca ".
E' di un color rosa intenso con sfumature rosse; raramente sono stati rinvenuti cristalli trasparenti, simili alla tormalina rosa, di un color rosso lampone.
Le sue proprietà vengono amplificate poggiandola su un quarzo ialino o lasciandola sotto piramide per circa mezz'ora, quando la luna è crescente o ai raggi di Venere al tramonto del sole, per ricaricarla.
E' preferibile montarla in argento.

 Pietra dal bellissimo color rosa, a volte rosa-arancio o rosso, con macchie nere.
Lucentezza vitrea, madreperlacea, da trasparente a opaca.
E' collegata col 1° e 4° chakra, ma agisce anche sugli altri.
Si attiva al sole.

 Chimicamente è ossido di alluminio e deve il suo colore a piccole quantità di ossido di cromo.
Gemma di colore variabile dal rosso brillante al rosso cupo o violaceo; pregiatissimo il color rosso vivo, detto " sangue di piccione ".
Solo dal 1800 si è accertato che il rubino è una varietà di corindone come lo zaffiro, e non un carbonchio come il granato e lo spinello.
Quest'ultimo, il più simile d'aspetto, è spesso montato su gioielli al suo posto.
Questa distinzione va tassativamente operata per l'uso terapeutico.
Una particolare varietà di rubino è quello detto asteria, caratterizzato da una stella a sei punte.
Particolare e unica è la varietà asteria dei rubini dello Sri Lanka: esistono cabochon rossi con la stella azzurra e altri in cui i due colori si mescolano su tutta la superficie della pietra.
E' collegato al 1° e 4° chakra.
Si attiva alla luce del sole, ma non deve essere esposto ai raggi diretti, perché sbiadisce.

 Varietà di calcedonio giallo-bruno, simile alla corniola.