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Lo Zen: Filosofia, Religione o Stile di vita?
Lo Zen, non si può dire sia una religione con il significato che si ascrive a questa parola in occidente, né una filosofia, bensì una metodologia dello spirito, della coscienza e della mente che può essere adottata da chiunque in qualunque luogo e tempo.
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Lo zen è una pratica viva, si occupa della nostra vita. E’ semplice, diretto e pratico, e riguarda il vivere Qui e Adesso. Come il Buddha si immerse in se stesso superando la propria visione personale, il praticante zen si immerge nell’attimo della vita che vive, per cogliere la realtà e la verità di quell’attimo che è la vita stessa. Solo immergendosi direttamente in ogni attimo della vita possiamo coglierne il significato e viverlo liberamente e creativamente in relazione con le circostanze che si presentano: l’attimo collegato al tutto, il tutto dentro ad un attimo.
Se cerchi il risveglio al di fuori della tua mente, qualsiasi disciplina o buona azione sarà priva di significato. Lo scopo della pratica zen, se vogliamo parlare di scopo, è quello di condurre l’uomo ad un’esperienza diretta della vita stessa. Nell’uomo non risvegliato alla realtà della vita, la legge d’interdipendenza con ogni cosa e di causa ed effetto produrrà una vita illusoria sempre in lotta con la propria mente, i propri pensieri e concetti; nell’uomo che invece abbandona il proprio ego e vive l’attimo per quello che realmente è, la vita sarà in armonia in ogni circostanza, sia nella gioia che nel dolore.
I Quattro pilastri dell’etica zen
Nello zen non ci sono grandi trattati di etica né complessi trattati di morale.
Le indicazioni del vivere zen sono tutte contenute nei quattro enunciati attribuiti al Maestro Bodhidarma, leggendario Monaco errante che portò il buddismo in Cina e al quale lo zen fa risalire le sue origini. Gli insegnamenti di Bodhidarma che fondano la scuola buddista cinese Ch’an, costituiscono in Giappone la radice dello zen del quale Bodhidarma viene considerato il primo Patriarca. E’un buddismo privo degli aspetti dottrinali che si erano cristallizzati nei secoli dopo la morte del Buddha. Un buddismo vivo e diretto a tutti, basato sull’esperienza diretta più che sullo studio scolastico e filosofico.
Queste quattro frasi, di quattro caratteri ognuna, sono tradizionalmente attribuite a Bodhidarma. Sono l’essenza del buddismo ch’an. Più realisticamente si ritiene siano di un monaco d’epoca più tarda Tang: Nanquan Puya (748-843, giapp. Nansen Fugan); ma chiunque le abbia scritte rispecchiano l’essenza dello Zen.
Insegnare al di fuori delle dottrine
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Jao wai bie chuan
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Kyo ge be tsuden
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Non basarsi sulle scritture
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Bu li wenzei
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Fu rui monji
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Mirare direttamente alla mente(cuore) delle persone
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Zhi shi ren xin
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Ji kishi nin shin
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Svela la natura propria e diventa Buddha
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Jan xing cheng fo
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Ken sho jo butsu
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Il senso dei quattro pilastri di Bodhidarma
Antichi eppure freschi e perfettamente attuali questi quattro enunciati ci esortano ad essere aperti e ricettivi a ciò che ogni circostanza in ogni istante ci porta come insegnamento per la vita di tutti i giorni e a non fissarsi su modelli comportamentali e di pensiero schematizzati e cristallizzati A vivere la nostra vita in contatto diretto con il cuore delle persone e non con quello che appare: una relazione sincera con ciò che sentiamo oltre i pensieri della mente egoica.
Vivendo secondo questi principi, la natura di Buddha che è in noi si svelerà
conosceremo noi stessi e la vera vita si schiuderà.
Lo Zen come stile di vita?
Lo Zen è una pratica viva
Un monaco chiede insegnamenti al Maestro che risponde: - Hai già fatto colazione questa mattina?- - Si - risponde il monaco – Allora lava la tazza - replica il maestro.
Ecco lo zen! Ecco l’insegnamento: fare colazione, lavare le ciotole, lavorare, amare talvolta anche soffrire; vivere immerso costantemente nelle azioni che stiamo compiendo di momento in momento. E’ nell’agire che troviamo l’essenza della vita quando l’agire non è il frutto di condizionamenti e attaccamenti egoici.
Dire quindi lo Zen è anche stile di vita è possibile:E’ lo stile di vita assoluto, uno stile semplice, essenziale che mira a far vivere ad esperire direttamente la vita da chi la vive, con corpo mente e spirito uniti. In questo senso lo zen può essere di aiuto a tutte le persone che vogliono risvegliare le proprie capacità di vivere una vita autentica Reale.
Non si può imparare una pratica solo leggendone una descrizione o riflettendo sugli argomenti che la riguardano. Per giungere alla chiarezza e alla comprensione autentica dobbiamo imparare dall’esperienza, e lo Zen è soprattutto questo: esperienza diretta della vita, un tuffo nella realtà,quella incondizionata della vita.
Per fare questo dobbiamo lavorare con i nostri condizionamenti e attaccamenti, con il nostro ego che impediscono questa immersione totale nella realtà. Non si tratta di aggiungere conoscenza alla coscienza, ma come diceva della vita Marcel Proust:
Il vero viaggio, la vera scoperta
Non consiste nello scoprire nuovi territori
Ma nell’avere nuovi occhi.
Se lo Zen ha uno scopo, è questo.